Oggi, ascoltando il telegiornale, sento la notizia che, seconda la corte dei conti, la corruzione, specie nella pubblica amministrazione, sta dilagando a dismisura.
Sempre oggi, per lavoro, mi trovo a fare una offerta ad una pubblica amministrazione. Poca roba, di certo non milioni di euro. Mi richiedono, per l’offerta certificato di iscrizione alla Camera di Commercio con dicitura antimafia, DURC, che manco sapevo cos’era (Documento Unico di Regolarità Contributiva), dichiarazioni per subappalto. Poi ci sono note per la fatturazione, la modalità di pagamento, le clausole e le date da rispettare.
A parte il tempo e le spese inerenti, che certamente limano la marginalità. A parte la certezza che i termini stabiliti, specie di pagamento, saranno disattesi, non da parte mia ma da parte della pubblica amministrazione, mi chiedo come sia possibile la notizia sentita al telegiornale.
Come è possibile che con tanta burocrazie, certificati e affini sia possibile, per l’italiano, frodare il fisco,avere la mafia così diffusa, i corrotti ed i corruttori.
Forse perché le carte non le legge nessuno e non ci sono controlli di quanto dichiarato (sarebbe facilissimo fare in documento CCIAA falso).
Forse la burocrazia serve proprio a mettere tanta carta sul fuoco da non poterlo spegnere.
Non sarebbe meglio semplificare e usare i soldi risparmiati per fare controlli seri. Ma probabilmente questo non conviene a nessuno