Le case farmaceutiche hanno una bella forza.
L'informatore medico scientifico arriva dal medico senza appuntamento, scavalca i clienti in lunga attesa, entra nello studio e propone con calma i propri prodotti, che poi noi paghiamo direttamente o attraverso il servizio sanitario nazionale.
Insomma un venditore che ha precedenza su i clienti! Mica male.
I poveri mortali non hanno questi privilegi.
Io, per la mia attività, sono un pessimo commerciale e non sto a raccontare i dettagli della fatica per arrivare al mio 'potenziale' cliente. Le risposte comuni sono sempre le solite, non ci interessa (anche prima di sapere cosa propongo), ci risentiamo più avanti, siamo soddisfatti di quello che abbiamo, ecc.. Per non parlare poi del filtro della reception e del centralino: spesso muri invalicabili.
E' comprensibile, quindi, la mia (benevola) invidia nei confronti dell'informatore medico.
Certamente non propongo cose altrettanto interessanti (anche se i medicinali mi sembrano così poco affascinanti...) o forse i vantaggi personali del mio interlocutore non sono altrettanto appetibili se confrontati con quelli di un medico.
Tutto ciò premesso, a nome mio e di quelli messi come me, rivolgo una preghiera alle persone a cui offriamo le nostre competenze: dedicateci una manciata di minuti e fate almeno finta di prenderci in nota, potremmo anche proporre qualcosa di interessante.
Io cerco di fare altrettanto. Sempre (quasi) mi mostro gentile alle innumerevoli telefonate che propongono il cambio di gestore telefonico.
Ma, forse è meglio abbandonare e troncare subito ogni fugace illusione? Meglio ancora sarebbe stato fare farmacia?
Grazie dell'attenzione,
Un non commerciale in crisi di identità.